Andreina Mango e Geolier occupano il Festival di Sanremo: lei prescelta dalla Giuria Interna e lui eletto dal popolo

Angelina Mango proclamata da Amadeus vincitrice del 74° Festival di Sanremo

Questo 74° Festival di Sanremo verrà ricordato come l’ultimo condotto da Amadeus, ma anche per altro, nel bene e sopratutto nel male.

Ha vinto con “La noia”, Angelina Mango, figlia d’arte talentuosa ma ancora vocalmente acerba, con una canzone di Madame, vivace e ben strutturata, dal ritmo latino-americano, ma che non resterà nella storia del festival.

Perchè? C’era bisogno di buoni sentimenti freschi più che di una bella canzone e poi al Festival di Sanremo non vince sempre la canzone più bella, ce ne sono sempre altre più belle, che magari si classificano nelle ultime posizioni, ma che poi conquistano il pubblico in seconda battuta. Pensiamo alle celeberrime “Vita Spericolata” di Vasco Rossi e “Donne” di Zucchero Fornaciari che furono ultime al Festival e poi divennero i cavalli di battaglia di entrambi gli artisti.

Perché a Sanremo vince chi è necessario che vinca in quel preciso momento storico, per una somma di variabili, ed è un risultato che gli addetti ai lavori deciderebbero prima o strada facendo, se ci sono imprevisti che sconvolgono l’andamento delle cose.

Come l’irruzione della valanga di voti a Geolier, nome d’arte di Emanuele Palumbo di Secondigliano, dovuta probabilmente ad una forte spinta di tele-voti programmata dalla sua casa discografica o chi per lei.

Un pò come accadde per il turbolento trio Pupo, Emanuele Filiberto di Savoia e Luca Canonici che nel 2010 si dice “pilotarono” pacchetti di tele-voti classificandosi primi e poi secondi, dopo una fantomatica telefonata del Quirinale (“non deve vincere un Savoia”); così Valerio Scanu, “rimontò” al primo posto all’ultimo momento, per ridimensionare una vittoria che sarebbe risultata troppo sospetta.

Era evidente già dalla seconda serata che c’era qualcosa di anomalo nel flusso dei voti verso questo bravo ma sconosciuto rapper della new wave partenopea, con un brano troppo particolare nel “suo” stretto dialetto, diverso anche dal napoletano classico, per poter conquistare al primo ascolto il grande pubblico sanremese.

E così “Io pe’ te, tu pe’ me” di Geolier si classifica al 23° posto nella prima serata con i voti della Sala Stampa TV e delle Radio, ma poi con il Tele-voto viene via via catapultato nel vertice della classifica, fino a conquistare un fischiatissimo primo posto all’inizio dell’ultima serata, dopo un’inaspettata vittoria nella quarta serata delle cover, nella quale era sicuramente favorita Angelina Mango che dedicava con emozione al celebre padre Pino Mango scomparso 10 anni fa la sua “La rondine”.

Insomma, non hanno fatto un buon servizio a questo ragazzo che si sarebbe comunque fatto notare per le sue doti musicali, senza però imporsi suo malgrado in modo visibilmente forzato, fino al punto da impallare il tele-voto, arrivando al 60% contro l’appena 16° della Mango, per poi ribaltare il risultato con il voto della Sala Stampa, che evidentemente ha reso ultimo Geolier.

Un pò come avvenne nel 2019 con Mahmood e Ultimo, che era primo nel televoto, ma poi i giornalisti (si disse “di sinistra”) vollero far vincere un cantante italo-egiziano che in quel momento di bagarre politica sulla questione dei migranti era simbolicamente funzionale per la bisogna.

I veri premi però sono quelli della critica e Angelina Mango ne ha fatto man bassa, proprio perchè prescelta a prescindere, prima con Il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla e poi con Il Premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale.

Mentre la targa Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo è stata assegnata a Fiorella Mannoia.

Dulcis in fundo per il prestigioso Premio della Critica Mia Martini i giornalisti hanno eletto Loredana Berté.

Emyliù Spataro